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PISCINE INTERRATE PRIVATE

Creare un angolo di paradiso come una piscina interrata non è semplice: la Picasso segue con precisione e professionalità ogni step, consigliando il cliente in ogni dettaglio.

Il primo passo è controllare, soprattutto in Liguria, se il sito di costruzione è legato a vincoli idrologici, storici o paesaggistici, ma anche relativi alle distanze da mantenere rispetto a strade, abitazioni o confini. Per scoprirlo, è sufficiente rivolgersi all’ufficio tecnico del proprio Comune di residenza.

Verificato ciò, si può passare alla fase progettuale.

Per questo, è necessario rivolgersi a un tecnico professionista, che stila una planimetria dettagliata con riportati tutti gli elementi preesistenti, le distanze rispetto alle case e, in caso di terreno in pendenza, anche le curve di livello. Inoltre, il documento deve evidenziare il percorso delle tubature sotterranee (acqua, elettricità, gas) e segnalare i possibili punti di allacciamento esterno.

La piscina deve essere di dimensioni adeguate all’utilizzo finale. Se, per esempio, l’obiettivo è fare sport in acqua, la vasca deve avere una forma rettangolare e una lunghezza pari ad almeno 12,5 metri.

Il passo successivo è cercare una ditta edile che realizzi lo scavo ed esegua la gettata, nel caso la piscina da costruire avesse una struttura in calcestruzzo. In questo caso, è sempre meglio affidarsi a imprese specializzate nel settore: la realizzazione di una gettata a regola d’arte è il primo punto fondamentale per non incorrere in problemi in momenti successivi.

A questo punto, interviene la Picasso. Con la consulenza di tecnici professionisti, crea la piscina in base alle singole esigenze, curando l’installazione dell’impianto elettrico, di circolazione, filtrazione e trattamento, della fornitura e posa in opera del rivestimento in PVC scelto, di strutture in pannelli d’acciaio o con casseri di polistirolo e infine del montaggio degli accessori interni e di giochi d’acqua.

Una volta definita la piscina in ogni dettaglio e in assenza di vincoli, per poter iniziare i lavori è sufficiente consegnare in Comune la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) redatta da un professionista come un geometra o un ingegnere. Le informazioni obbligatorie ivi contenute sono le dimensioni, i materiali, le qualità costruttive, l’impiantistica e dove l’acqua viene scaricata. I lavori possono quindi cominciare e il Comune ha quindi trenta giorni di tempo per muovere eventuali obiezioni.

Nel caso il luogo di costruzione fosse sotto vincolo si rende necessario un ulteriore passaggio: entrare in possesso del permesso di costruzione. Questo deve essere richiesto anche quando la piscina non è di pertinenza di un’abitazione o se l’impianto supera il 20% del volume dell’edificio principale.

Prima dell’avvio dei lavori, è obbligatorio inviare all’ASL e alla Direzione Provinciale del Lavoro la notifica di cui all’art. 99 del D.Lgs 81/08, conservandone copia in cantiere.

Una volta terminato, la Picasso fornisce al cliente la Dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 da consegnare in Comune e il manuale di uso e manutenzione della piscina.

Entro due settimane dalla conclusione delle opere di finitura, è necessario inoltrare allo sportello unico la domanda di agibilità e la piscina deve essere regolarizzata tramite denuncia di variazione catastale.

A questo punto, la piscina è solo da riempire: et voilà, il vostro angolo di paradiso è pronto!

Ma non finisce qui: dopo averla realizzata a regola d’arte, per mantenerla nel tempo è fondamentale svolgere una manutenzione periodica, in modo da “allungare la vita” alla vostra piscine ed evitare spese aggiuntive inaspettate.